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RIFIUTI / GIURISPRUDENZA

Condannati Sindaco, diregente e responabili di servizio, per danno erariale dovuto al mancato rispetto degli obblighi in materia di raccolta differenziata. Il danno sarebbe derivato, secondo la parte attrice, dal mancato rispetto degli obblighi inerenti il raggiungimento da parte del Comune di Marcianise delle percentuali minime di raccolta differenziata, con riferimento agli anni 2003, 2004 e 2005. La conanna al pagamento di 450.000 euro (!), sancisce il principio secondo cui i sindaci hanno l'obbligo e non la mera facoltà (come da tempo ci si sforza di far credere in Italia, non inserendo ovvie sanzioni in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta) di avviare procedure di sensiblizzazione della popolazione e ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti

Per deposito controllato o temporaneo si intende ogni raggruppamento di rifiuti, effettuato prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati prodotti, quando siano presenti precise condizioni relative alla quantità e qualità dei rifiuti, al tempo di giac ...

L’art. 8, del d.lgs. n. 59 del 2005 stabilisce che le “misure supplementari più rigorose” possono essere inserite in un’A.I.A. solo laddove nel provvedimento via sia traccia della motivazione che ha indotto l’Amministrazione ad introdurre detta misura sup ...

Secondo il Giudice l'imputato risponde di "deposito incontrollato di rifiuti" costituiti da circa 5 mc di fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue industriali prodotti in data 1.1.2003 a seguito delle attività di manutenzione ordinaria del depuratore; da tale data, infatti, non risulta istituito alcun registro di carico e scarico dei rifiuti relativamente ai fanghi prodotti a seguito dell'inattività del depuratore segnalato guasto già a partire dal 10.11.2003. Conseguentemente, premesso che lo smaltimento dei rifiuti rientra tra le attività di ordinaria manutenzione, appare provata la responsabilità di chi si occupa di tale procedura manutentiva ordinaria che avrebbe, pertanato, dovuto provvedere al corretto smaltimento dei rifiuti attività, al contrario, omessa.

I proprietari del fabbricato, non appena avuto il sospetto dello svolgimento di attività illecite in ordine all'accumulo incontrollato di rifiuti da parte della (omissis), si sono attivati ... ponendo altresì in essere tutte le iniziative che l’ordinament ...

La questione principale risolta con la controversia consiste nello stabilire che il recupero ambientale di una cava, abbandonata o dismessa, di roccia calcarea - da eseguire utilizzando rifiuti non pericolosi (fanghi derivanti dalla lavorazione di marmi) - non può essere attuato con procedura semplificata, come prevede l’art. 5 del d. m. 5 febbraio 1998, poichè il riempimento della cava anzidetta con rifiuti diversi dai rifiuti di estrazione - ex art. 10, comma 3, del d. lgs. n. 117/08 - rientra nelle disposizioni di cui al d. lgs. n. 36 del 2003, relativo alle discariche di rifiuti

In riferimento alla determinazione dirigenziale impugnata fa riferimento al D. Lgs. n. 22/1997 (artt. 27/28), relativamente ad un impianto di recupero di materiali proveniente dalla demolizione nel settore edilizio. La normativa (artt. 14 bis e quater), p ...

Il collegio osserva che le rocce ed i materiali di scavo vanno considerati alla stregua di rifiuti, anche se appaiono come idonei all’utilizzo fatto in concreto, ove non siano state seguite le procedure per il loro riutilizzo (art. 186 del d.lvo 3.4.2006, ...

Come ripetutamente affermato dalla SC in tema di disciplina dei rifiuti, l'obbligo di tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti esige rigore formale e non può, quindi, ritenersi assolto con modalità diverse da quelle della registrazione nè per r ...

Il reato di gestione di discarica abusiva non può consistere nel mero mantenimento della stessa, salvo che risulti integrata una condotta concorsuale mediante condotta omissiva, nei casi in cui il soggetto aveva l'obbligo giuridico d'impedire la realizzaz ...

Lo stoccaggio provvisorio, al pari del deposito provvisorio di rifiuti (cfr., da ultimo Cass. 20 maggio 2008 n. 27073) costituisce specifica fattispecie disciplinata dall’art. 6 lett. m d.lgs. n. 22/97, come riprodotto dal d.lgs. n. 152/06, assoggettata a ...

Secondo la ricorrente, il D. Lgs. 22/97 (oggi d.lgs 152/2006) prevede l’obbligo degli operatori del settore di prestare idonee “garanzie finanziarie” solo per le attività di recupero dei rifiuti svolte in regine autorizzatorio “ordinario”, disciplinato in ...

ANAS - il Collegio ritiene di dover privilegiare il percorso ricostruttivo, recentemente propugnato in giurisprudenza, che individua la norma fondamentale di riferimento, per la rimozione di rifiuti abbandonati e l'adozione di interventi di bonifica, deco ...

Ai sensi del D.Lgs. n. 507 del 1993, art. 62, comma 1, sussisterebbe una generale presunzione di produzione dei rifiuti sulle superfici detenute e, quindi, una generale presunzione di tassabilita’ di queste ultime, atteso che la debenza del tributo sarebb ...

Ai sensi degli artt. 184 e 186 del D.Lgs. n. 152/2006 sono esclusi dal novero di rifiuti le terre e le rocce da scavo soltanto nel caso in cui siano utilizzate secondo le modalità previste nel progetto approvato dall’Autorità Amministrativa competente e, ...

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