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RIFIUTI / GIURISPRUDENZA

Il Giudice ha evidenziato che: a) a poca distanza dall'area di deposito vi era un cantiere edile aperto ed attivo, riconducibile all'imputato, come risultava confermato dalla difesa del medesimo nell'istanza di dissequestro dell'area; b) in detta istanza veniva prospettata anche la possibilitą di utilizzare il materiale sequestrato per la realizzazione del sottofondo del piazzale antistante l'immobile in fase di ristrutturazione; c) l'imputato era amministratore della societą "Tagliavini Alberto s.r.l., che aveva come oggetto sociale "attivitą edilizia e costruzioni in genere"; d) l'imputato si era presentato personalmente agli agenti mentre erano in corso gli accertamenti ed il sequestro dell'area, informandosi in ordine ad "eventuali problemi legati a quell'accumulo di macerie"