Consulenza gestionale e legale

ricerca
ricerca

rifiuti
acqua
rumore
aria
suolo
adr
tecniche di controllo e sanzioni
certificazione ambientale

RIFIUTI / CONTRIBUTI

Arriva sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2016 il comunicato della Corte di Cassazione con cui si annuncia la richiesta di referendum abrogativo dell’art. 35, commi 1, 2, 3, 4, 5, 8 e 9 del D.L. n. 133/2014 (c.d. Decreto Sblocca Italia, convertito in L. n. 164/2014), in tema di impianti di incenerimento di rifiuti.

Ricordiamo che con l'articolo 35 si scavalca l’art. 117 della Costituzione in merito ai poteri di programmazione e gestione delle Regioni - in alcuni casi assolutamente incapaci di intendere e di volere in materia di rifiuti - affermando una priorità per questi “impianti strategici di interesse nazionale”, di fatto sottratti alle previsioni dei Piani Regionali di gestione rifiuti. Previsto un D.P.C.M. che individui la capacità complessiva di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati degli impianti di incenerimento, nonché gli impianti di incenerimento con recupero energetico da realizzare per coprire il fabbisogno residuo, nella bozza approvata in conferenza Stato-regioni sono 54 gli impianti che diventeranno di interesse strategico nazionale, di cui 14 di nuova costruzione.

Il 9 e 10 aprile partiranno i banchetti per raccogliere le 500.000 firme necessarie per andare poi a referendum solo nel 2017.