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RUMORE / GIURISPRUDENZA

Laddove gli schiamazzi o i rumori avvengano all'interno dell'esercizio non c'è dubbio che il gestore abbia la possibilità di assolvere l'obbligo di controllo degli avventori, impedendo loro comportamenti che si pongano in contrasto con le norme di polizia ...

La norma penale in esame prende in considerazione non il dato oggettivo del mero superamento dei limiti di rumore, bensì gli effetti negativi di esso sulla occupazione e il riposo delle persone, avendo a fine la tutela della tranquillità pubblica, laddove ...

Come più volte affermato da questa Corte, l'inquinamento acustico conseguente all'esercizio di mestieri rumorosi, che si concretizza nel mero superamento dei limiti massimi o differenziali di rumore fissati dalle leggi e da, decreti presidenziali in materia, integra l'illecito amministrativo

Per la configurabilità del reato, è necessario che le emissioni sonore rumorose siano tali da travalicare i limiti della normale tollerabilità, in modo da recare pregiudizio alla tranquillità pubblica, e che i rumori prodotti siano, anche in relazione all ...

Seppure è vero che vi sono state le lamentele dei cittadini della zona, il Comune non ha provato di avere proceduto ad effettuare, in proprio o avvalendosi dell’ARPAM o di altri organismi pubblici, misurazioni fonometriche. Anzi, dal documento depositato ...

Se è vero che, in linea generale, l'attività di rilevazione delle infrazioni ai limiti massimi delle emissione sonore non abbisogna della comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la previa instaurazione del contraddittorio con gli interessati po ...

In tema di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, la condotta prevista dall'art. 659 c.p., comma 2, esercizio di professione o mestiere rumoroso contro le disposizioni di legge, è riferibile alla sola violazione di prescrizioni diverse da ...

La Corte ha ritenuto del tutto ininfluente il mancato accertamento del superamento dei limiti di rumorosità previsti dalla normativa specifica, affermando che la fattispecie contestata è configurabile indipendentemente da tale superamento, o essendo, inve ...

Il mancato rispetto dei limiti di emissione del rumore, stabiliti dal D.P.C.M. 1 marzo 1991, può integrare la fattispecie prevista dall'art. 659 c.p., comma 2, non essendo applicabile il principio di specialità di cui alla L. n. 689 del 1981, art. 9, in q ...

Nei termini in cui è materialmente possibile, la mitigazione materiale va senz’altro applicata “a monte”, vale a dire nella maggior prossimità possibile alla sorgente del rumore, in quanto posizione che massimizza l’effetto schermante. A fronte di tali co ...

In relazione alle questioni di diritto sollevate, non può condividersi la lettura offerta dal ricorrente circa i presupposti per l’emanazione dell’ordinanza di cui all’art. 9 L. 447/1995. Tale ordinanza va emanata tutte le volte che si è in presenza di un ...

La percezione di rumori eccessivi da parte di tali specifici soggetti - nel caso di specie peraltro incontestata - può essere considerata un elemento indiziante a carico del gestore dell'esercizio, ma non esaurisce l'ambito dell'accertamento penalistico, ...

Se l'attività di disturbo ha luogo in un edificio condominiale, come ricorre nel caso in esame, per ravvisare la responsabilità penale del soggetto agente non è sufficiente che i rumori arrechino disturbo o siano idonei a turbare la quiete e le occupazion ...

A tali fini il tribunale, con motivazione compiuta e immune dai denunciati vizi, ha dato atto che la prova della responsabilità degli imputati era fondata sulle attendibili dichiarazioni del denunciante confortate da quanto accertato e riferito dai carabi ...

Non vale dedurre, come ha fatto il Comune intimato, che anche a voler classificare la zona come di classe V, sussisterebbe comunque lo sforamento dei limiti di legge nella misura di 2db (limite diurno 65 db, emissioni rilevate 67 db), posto che, a seconda della effettiva zona di classificazione, diversi dovranno essere verosimilmente gli accorgimenti tecnici e i costi dell’adeguamento aziendale oltre alla commisurazione della sanzione amministrativa per la violazione dei correlativi limiti di emissione.

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