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ACQUA / GIURISPRUDENZA

La semplice lettura della norma conferma che la diffida è il primo atto della procedura di contestazione della violazione dei parametri massimi di sostanze inquinanti, che cumula in sé anche la funzione di portare il destinatario a conoscenza dell’apertur ...

l'errore di diritto del GIP sta, in effetti, nel non essersi fermato all'attività di mera constatazione (che lo avrebbe condotto certamente a conclusioni ben diverse) ma nell'avere invece compiuto - per escludere l'assimilazione alla attività di autolavaggio - ulteriori valutazioni e approfondimenti (consistenti nel rapportare alla attività principale di autotrasporti quella connessa al periodico lavaggio dei mezzi utilizzati dalla ditta, apprezzando la natura del refluo e ritenendo lecito "dubitare della capacità inquinante degli scarichi") non consentiti ai fini della pronuncia

Da quanto riportato nel ricorso e nella sentenza risulta evidente che esiste un sistema stabile che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo recettore, cioè con il suolo. Tale collegamento è costituito dal rubinetto e dal relativo impianto idrico da cui il refluo esce direttamente sul suolo.

Gli ufficiali dei Corpo forestale dello Stato che avevano proceduto all'accertamento avevano confermato l'esistenza di due canali non autorizzati almeno in parte artificiali, che si immettevano nel vicino torrente e nei quali vi erano, appunto, tracce del materiale abbancato sul piazzale dell'azienda, e che ciò evidenzia con chiarezza la sussistenza del reato sotto il profilo soggettivo e oggettivo, quantomeno con riferimento ad uno dei canali in questione, nel quale la società dell'imputato scaricava in via esclusiva

Questa Corte ha già precisato che la disciplina degli scarichi in fognatura attiene alla materia dell’ambiente, di competenza esclusiva statale (ex plurimis, sentenze n. 187 e n. 44 del 2011). Di conseguenza, alle Regioni non è consentito intervenire in t ...

Gli illeciti in questione sono tutti illeciti formali i quali si realizzano col solo mancato rispetto delle prescrizioni contenute nella autorizzazione integrata ambientale, senza che sia necessario, ai fini del perfezionamento della fattispecie contravve ...

Può nuovamente affermarsi il principio, secondo il quale, il caso fortuito e la forza maggiore hanno, quale, fondamento, la eccezionaiità del fatto e la imprevedibilità dello stesso e, in materia di inquinamento idrico, tali evenienze non sono ravvisabili ...

Va conclusivamente affermato che l'attivazione di uno scarico, proveniente da lavanderia, di acque reflue qualificabili come industriali in mancanza dei presupposti per l'assimilabilità a quelle domestiche, effettuato in assenza della preventiva autorizza ...

Nel caso di specie, si sarebbe dovuto verificare, sulla base della documentazione in atti e, lo si ripete, sempre entro il contenuto ambito di cognizione attribuito al giudice del riesame, se la permanenza delle "acque oleose" all'intern ...

Nel caso di specie, la Corte territoriale ha confermato la misura della pena, applicata in primo grado, peraltro, nel minimo edittale (tre mesi di arresto) tenuto conto del reato ritenuto in sentenza, ed ha specificato come gli addebiti fossero da ritener ...

Il regime autorizzatorio di riferimento è attualmente disciplinato dal D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 124, a norma del quale il rinnovo dell'autorizzazione va richiesto un anno prima della scadenza e lo scarico può essere propriamente mantenuto in funzione ...

Infatti, in base ad una interpretazione logico – sistematica, appare del tutto irragionevole la sostenuta applicazione della fascia di rispetto di cui al punto 1.2. della delibera del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento del 4 ...

Il reato di "scarico con superamento dei limiti di accettabilità fissati dalle tabelle allegate alla predetta legge non può essere ritenuto di natura permanente, a meno che non si provi in concreto che trattasi di scarico continuo, e cioè che l' ...

Trattamento delle acque reflue urbane - Trattamento secondario e trattamento equivalente - Progettazione, costruzione, gestione e manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane - Aree sensibili ai sensi della dir. 91/271 e reg. n. 11 ...

Deve affermarsi che per gli scarichi degli insediamenti civili assentiti prima dell’entrata in vigore della legge 319/76 non occorre autorizzazione ex post, essendo già la licenza edilizia comprensiva delle prescrizioni in ordine agli scarichi ...

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