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ACQUA / GIURISPRUDENZA

In tema di scarichi di acque reflue da insediamento produttivo il titolare di una nuova impresa, subentrata ad altra, non può giovarsi dell'autorizzazione rilasciata al precedente titolare dell'impresa sostituita, ma deve munirsi di nuova specifica autori ...

A differenza di quanto spesso si legge sulle autorizzazioni rilasciate alle società da parte delle Autorità competenti e così come da tempo da noi evedenziato in precedenti interventi (Il trasferimento delle autorizzazioni in materia di acque reflue di Ottavio Saia) "... la necessità di documentare il possesso di specifici requisiti personali in capo al nuovo gestore, rende impossibile il transito della autorizzazione allo scarico dei reflui industriali, nel caso di trasferimento della gestione dell'impianto produttivo dei reflui dal soggetto cedente al cessionario contestualmente alla cessione dell'impianto; ciò proprio perchè, come riconosciuto dallo stesso ricorrente, il godimento di tale autorizzazione è subordinato alla titolarità di taluni requisiti personali che deve essere accertata di volta in volta..."

E' equiparato allo scarico di acque reflue industriali anche quello proveniente da un esercizio commerciale che, come quello gestito dall'attuale ricorrente, sia adibito a bar, posto che lo stesso - tenuto conto della attività, sia pure artigianalmente condotta, di preparazione di prodotti per la alimentazione e di piccola ristorazione connaturata alla indicata destinazione commerciale - non è equiparabile per caratteristiche qualitative e quantitative con lo scarico delle acque reflue domestiche

Lo scarico dei reflui provenienti da attività di lavanderia industriale, eseguito in assenza di autorizzazione, integra il reato di cui al D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 137, comma 1, non potendo tali acque essere assimiliate a quelle domestiche (Sez. 3^, n ...

 «Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Politica dell’Unione europea nel settore dell’acqua – Direttiva 2000/60/CE – Articolo 4, paragrafo 1 – Obiettivi ambientali relativi alle acque superficiali – Deterioramento dello stato di un corpo idrico superficiale – Progetto di riassetto di una via navigabile – Obbligo degli Stati membri di non autorizzare un progetto che produca un deterioramento dello stato di un corpo idrico superficiale – Criteri determinanti per valutare l’esistenza di un deterioramento dello stato di un corpo idrico»

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Lo scarico senza autorizzazione nella pubblica fognatura di reflui provenienti da un locale adibito ad attività produttiva (nella specie, pasticceria, bar e ristorazione) integra il reato di scarico in assenza di autorizzazione trattandosi di reflui prove ...

La violazione del divieto di scarico extra tabellare configura (soprattutto oggi, a seguito della modifica apportata dalla L. n. 36 del 2010 che ha ristretto l'ambito di rilevanza penalistica della violazione: Sez. 3, n. 11884 del 21/02/2014 - dep. 12/03/2014, Palaia, Rv. 258704) un reato di pericolo presunto, che esclude ogni valutazione del giudice sulla gravità, entità e ripetitività della condotta, la cui offensività è insita, per la legge, nello stesso "non agere quod debetur" da parte del soggetto munito dell'autorizzazione allo scarico.

La disciplina delle acque sarà applicabile in tutti quei casi nei quali si è in presenza di uno scarico, anche se soltanto periodico, discontinuo o occasionale, di acque reflue in uno dei corpi recettori specificati dalla legge ed effettuato tramite condo ...

Correttamente i giudici dell'appello hanno ritenuto del tutto ininfluente, ai fini dell'esclusione dell'elemento soggettivo del reato, il mero richiamo, nell'atto autorizzatorio, al generale rispetto dei limiti indicati nella Tabella 4 dell'Allegato 5 all ...

Come sottolineato, ancora, di recente, da questa Corte di legittimità, con un principio che il Collegio condivide e che intende ribadire, in tema di inquinamento delle acque, integra il reato di cui al D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 137, il provvisorio mant ...

Lo scarico di acque reflue industriali, in zone paesaggisticamente vincolate e in assenza o in difformità dall'autorizzazione, integra il reato paesaggistico, in quanto l'oggetto della tutela penale è costituito dal paesaggio, inteso come complesso di val ...

Deve ribadirsi che non è sufficiente, per escludere la punibilità dell'esercizio di uno scarico industriale in mancanza di autorizzazione, invocare in astratto la riconducibilità delle acque di detto scarico alle categorie di cui alla tabella 2 dell'alleg ...

Nella nozione di acque reflue industriali rientrano tutti i reflui derivanti da attività che non attengono strettamente al prevalente metabolismo umano ed alle attività domestiche, cioè non collegati alla presenza umana, alla coabitazione ed alla conviven ...

Secondo la Corte le acque meteoriche contaminate sono scarichi industriali e non rifiuti anche se 'scaricano' mediante dilavamento. Nel testo unico ambientale si fa cenno alle acque meteoriche di dilavamento ma non si fornisce una specifica definizione de ...

Tre piccioni con una fava. Risulta dalla sentenza impugnata che l'accertamento operato dalla polizia giudiziaria presso l'insediamento dell'imputato aveva consentito di accertare lo svolgimento di un'attività di autolavaggio su un'area ove era stata predi ...

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